Col salice addio ai disturbi articolari
Il segreto è la salicina, il principio attivo di foglie e corteccia che contrasta i fastidi dovuti all’umidità, abbassa la febbre e scioglie le giunture

La scienza moderna conferma che la corteccia dei giovani rami di salice è ricca di salicina, sostanza dalle proprietà febbrifughe, analgesiche e antiinfiammatorie, ma medici erboristi e tradizioni popolari lo sapevano già, perché impiastri e decotti preparati con giovani cortecce e foglie sono citati anche in testi egizi di 2000 anni fa, erano consigliati da Ippocrate 400 anni prima di Cristo, poi da Dioscoride e Paracelso, e l’uso non fu mai abbandonato, perché prezioso soprattutto sui dolori articolari e muscolari. Dal momento della scoperta, la salicina è stata protagonista di varie ricerche che hanno condotto in poco tempo all’acido acetilsalicilico, la molecola brevettata e immessa sul mercato nel 1899 col nome di aspirina, ad oggi uno degli antinfi ammatori più impiegati al mondo.
Come decotto placa dolori, afte e ascessi
La salicina presente nell’estratto secco di salice può avere effetti irritanti sulle pareti dello stomaco e non è adatta ai soggetti intolleranti ai salicilati, ma il suo uso esterno è sicuro. A questo scopo, prepara un decotto di foglie e rametti di salice e aggiungilo a una bacinella d’acqua per un rilassante pediluvio, di sollievo a piedi doloranti e utile in caso di eccessiva sudorazione (in tal caso aggiungi al decotto una manciata di foglie di salvia). Raccogli una dozzina di foglie di salice bianco e falle bollire per 3 o 4 minuti in 2 tazze di acqua; lascia raffreddare il decotto per 10 minuti e filtra. Una volta raffreddato, usa il liquido per gli sciacqui in caso di gengive infiammate, afte e ascessi.
Il suo gemmoderivato è utile in menopausa
Il gemmoderivato di amenti di Salix alba ha proprietà estrogenizzanti. Si usa con successo in alcuni casi di amenorrea, mestruazioni dolorose e sindrome premestruale da iperestrogenia, meglio se abbinato al lampone (sempre in macerato glicerico): in questi casi, se ne prendono 40-50 gocce in poca acqua 2 volte al giorno, meglio se nei 15 giorni che precedono il ciclo. Il gemmoderivato di salice, però, è anche un alleato della donna in menopausa, che spesso soffre di decalcificazione: aiuta a contrastare fibromialgia, artrosi cervicale, dolori a spalle e gomiti e lombalgia. Dose: prendi 50 gocce di Salix alba MG1DH, in poca acqua, 2 volte al dì. Si continua 2 mesi e si ripete dopo un mese di interruzione.